Ricordi...
"Ricordi quando abbiamo fatto..."
Chissà quante volte vi avranno fatto una simile domanda; è quasi una condanna a far lavorare i vostri neuroni per ripescare dalla soffitta della vostra mente qualcosa che si riteneva spiacevole o semplicemente non meritevole di evidenza.
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Ho per le mani un vecchio CD degli "Amici di Roland" che contiene le sigle dei cartoni animati che mi hanno ipnotizzato davanti alla tivvù. Piacevoli momenti...
Ma non è questo ciò a cui sto pensando; mi è tornato alla mente un gennaio di qualche anno fa durante il quale sono andato a Torino a casa di Ago il mago e di Teddy (che ho menzionato un paio di post fa).
Scopo principale della visita è vedere il concerto degli "Amici di Roland" che si tiene nelle vicinanze. Almeno così avevo capito.
Dopo una buona oretta di viaggio ci ritroviamo ai piedi delle Alpi in una fredda ma splendida serata. Entriamo nel locale, una specie di baita stracolma; un bordello di gente, fumo che aleggia dappertutto... Cazzo sembra di stare alla sagra del salamino, tranne che il fumo non è propriamente legato alla cottura della carne.
Ottimo concerto! il complessino mostra sul palco buone abilità musicali e coinvolge bene il pubblico cartoneanimatodipendente. Usciamo dal locale, volgo lo sguardo verso l'alto: una splendida luna si staglia nel cielo evidenziando i contorni delle vicinissime montagne.
Il ritorno scorre rapido fra una battuta, una cazzata e il grande sforzo mentale (ci sanguinano le orecchie) fatto per ricordare questo e quel cartone animato.
Alle 2 giungiamo alla base stanchi ma soddisfatti. Teddy si reca in cucina e, siccome a sua detta non ha mangiato abbastanza, si prepara una bistecchina (4 etti) da consumare con tutta calma.
Dopo un'altra mezz'oretta di cazzate ci arrendiamo e, fra fischi nelle orecchie e puzzo di carne, collasso sul divano.
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Oggi ho partecipato ad un corso di formazione ed è stato un po' come tornare all'università.
Siamo un discreto gruppo di persone, inizialmente molto interessato all'argomento.
Sapete come vanno certe cose, per avere più di 5 minuti di attenzione da un uomo è meglio rispondere ai seguenti requisiti:
1) essere donna
2) carina
3) possibilmente nuda
Chiaramente mancando anche il primo requisito, le ore sembrano non passare mai; gli argomenti diventano sempre più noiosi.
Iniziano i soliti commenti: "Hai sentito che domanda ha fatto quello? Per me si droga!".
Non parliamo poi della tragicità del pomeriggio, con abbiocco costante legato al pranzo e all'atmosfera semibuia necessaria alla proiezione delle "slides".
Il termine della giornata sembra non arrivare mai. Quando tutto sembra volgere al termine, ecco la fatidica mano che si alza per fare la domanda più complessa e difficile di tutto il corso!
Cazzo ma prima cosa stavi facendo? Dormivi?
Anche all'università c'era un tizio che faceva sempre così. Dirò solo il nome per evitare che possa identificarsi, casomai dovesse passare da queste parti: Emanuele.
Pensate ad un argomento, pensate ad una domanda stupida e fatene una versione ancora più stupida. Ecco vi state avvicinando al suo standard.
C'è una cosa che vorrei dire a questa persona: la smetti di fare domande del cazzo?
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