Giorno 2 e 3
Postilla al giorno 1
Alla fine abbiamo scarpinato per un paio d'ore in almeno 3 diversi centri commerciali.
In quei posti vendono veramente di tutto.
Poi ci sono anche i centri commerciali a tema, tipo quelli che si occupano solo di vestiario o quelli che si occupano solo di elettronica.
In realta' ne ho visitato una anche piu' carino. Vende solo libri; un centro commerciale per libri.
Immancabile all'interno il solito Starbucks, per permetterti la consultazione del libro consumando il tuo caffe' preferito.
Siamo andati a cena in un posto abbastanza fico, dove mi sono nutrito con una bistecchina (quivi chiamata new york strip) da 16 once (parenti stretti di 4 etti e mezzo).
Il tutto accompagnato da un paio di Budweiser perche' non sono ancora riuscito a trovare la mitica Duff. :-))) E pensate che per prendere la birra ho dovuto mostrare un documento!!!!
Ho fatto ritorno in albergo sazio e soddisfatto.
Giorno 2
Sembra la fotocopia di ieri, cielo plumbeo e strade bagnate.
Stavolta non apro neanche le finestre.
Doccia, colazione e via al lavoro.
Appena metto fuori il naso dalla porta dell'albergo, congelo istantaneamente. Nella notte la temperatura e' scesa di almeno 15 gradi!!! Insomma, si preannuncia una giornata da capezzolo duro.
Visita al cliente in mattinata per partecipare ad una riunione di brainstorming. Per chi non sapesse cosa si intende con questo termine posso dire che e' una riunione in cui un sacco di gente ti da stupidi consigli non richiesti su disparati argomenti.
Usciamo da lavoro e decidiamo di visitare il centro di Detroit.
E' una citta' dal cuore vecchio, stanno cercando di tirarla a lucido in tempo per il superbowl di quest'anno. Devo dire che dove sono gia' passati a spazzare il vecchiume, e' gia' riaffiorato lo splendore dal gusto "antico".
Due sole note dolenti, un sacco di barboni che chiedono soldi (in cinque minuti ne abbiamo incrociati almeno quattro) e un sacco di neri che "svaccano" in ogni dove.
Cena all'Hard Rock Cafe' di Detroit e immancabile acquisto della magliettina del suddetto locale.
Arrivo in albergo distrutto e mi catapulto nel letto.
Giorno 3
Finalmente non sento piu' l'influenza del jet-lag. Stamattina mi sono svegliato verso le 7. Il cielo fuori e' di un azzurro intenso.
Solita colazione a base di uova strapazzate, salsiccia e patate (delle due l'una, o ingrasso come un maiale o mi viene un cancro al colon prima della fine del viaggio) e via al lavoro.
Finalmente oggi e' una giornata in cui si riesce a lavorare per bene; il tempo vola fino alla pausa pranzo.
Ci rechiamo in un simpatico ristorante arabo, dove ci portano del pane con una di quelle tipiche salsine speziate.
Come piatto ho scelto un'insalata con il tacchino alla griglia, un sacco di spezie e un qualcosa di croccante all'interno (tipo della sfoglia di mais). Unica nota negativa una montagna di aglio e cipolla: a 5 ore di distanza dal pasto sento ancora il pizzicorino in bocca e nella gola!
Adesso ci muoviamo per andare a comprare una valigia (devo sostituire quella che sto attualmente utilizzando per via del manico rotto) ed una cartina di Toronto, meta prescelta per il fine settimana.
Tra poco mi rimetto in marcia.
1 Commenti:
Fisso bello lele ma quanto giri???
Complimenti per la scelta della bisteccona,ok,perdi punti per aver mangiato arabo (mai e poi mai lo mangerò),lasciati la barba lunga visto che ti scambiano per uno con meno di 21 anni,ahhahahahahhahahahahahahahahahhahah!! pazzesco non ci credo !!!
devi assaggiare al posto mio il burro d'arachidi,le liquerizie lunghe e rosse che fanno vedere nei film e basta non viene in mente altro
ciaoooooooooooo
BaroneBirra
03:24
Posta un commento
<< Home