... di serio e faceto, amicizia e odio, felicità e tristezza. Di intelligenza e stupidità... Vi pare poco?

domenica, luglio 31, 2005

Giorno 4 e 5

Giorno 4

Giornata di preparativi, sveglia, doccia e colazione.
Torno in camera e travaso la valigia. Saluto la Delsey compagna di mille avventure di tutta la famiglia. :'-(((
Via al lavoro.
Oggi e' una giornata densa di prove e spiegazioni. Mi si e' completamente seccata la gola a furia di parlare con questo stentato inglese. Stentato perche' mi manca la proprieta' di linguaggio, cioe' il piazzare la classica battuta scurrile alla fine di un discorso serio... Devo migliorare.
Pausa pranzo al Coffee Bean a Plymouth, dove ho mangiato un sandwich (con l'immancabile aglio) e trangugiato 1 litro di Pepsi (con 1 quintale di ghiaccio dentro) e mezzo litro di caffe'... Oddio chiamarlo caffe' e' proprio dura.
Pomeriggio che trascorre fra lo scazzo generale, d'altronde e' venerdi' in tutto il mondo oggi. :-)))
Finito il lavoro saltiamo in macchina e ci dirigiamo verso Toronto. E' un viaggio lunghetto, infatti resteremo in macchina per 4 ore e mezzo.
Appena varcato il confine si notano subito 4 cose:
1) qui parlano il vero inglese: pronuncia perfetta. Anche lo scrivere e' molto piu' simile a quello che si legge nei libri di inglese a scuola.
2) le strade sono d'asfalto e non di cemento come negli USA. Inoltre abbiamo percorso un sacco di strada in mezzo alle foreste. La sensazione di grandi spazi e' molto piu' evidente in Canada.
3) le unita' di misura sono uguali alle nostre. Distanze in chilometri, velocita' in chilometri all'ora. Solo i pesi sono ancora in libbre, once, eccetera...
3) nessuno rispetta il limite di velocita' (100km/h). Nemmeno i camion.
Dopo tanto viaggiare si arriva a Missisauga, dove abbiamo prenotato l'albergo.
E' gia' abbastanza tardi (21 e 30) e ci muoviamo per "cacciare" un po' di cibo.
Tipica cena americana (bistecchina e insalata) accompagnata da un paio di birrette canadesi (Labatt).

Giorno 5
Giornata dedicata alla visita di Toronto. Non c'e' che dire, un gran spettacolo.
Arriviamo subito alla Canadian National Tower (conosciuta ai piu' come CN Tower), paghiamo il biglietto, entriamo (dopo i controlli antiterrorismo) e in un attimo osserviamo Toronto da oltre 440 metri d'altezza. Ho fatto un casino di foto, pero' non riesco a scaricarle. Le inseriro' nel blog non appena torno a casa.
Scendiamo dal cielo di Toronto, compro un po' di cazzate per ricordo (magliettina, cappello e depliant) e ci muoviamo per le strade del centro.
Passiamo a fianco del vecchio municipio (veramente carino) e ci infiliamo in un mall (4 piani di negozi) dove passiamo il resto della mattinata.
Pranzo al Kentucky Fried Chicken, immancabile caffe' (per modo di dire) di Starbucks e via per Yonge Street.
Anche qui si notano subito le differenze rispetto alla societa' americana.
Qui e' tutto veramente multiraziale; le persone si mischiano e non si ghettizzano.
Mi spiego, anche qui ci sono Little Italy, China Town e cosi' via, pero' in tutta la citta', in tutte le strade si puo' notare bene l'integrazione fra le varie razze.
Ci incamminiamo per Yonge St. dove si puo' notare il classico traffico da struscio. Un casino di macchine guidate da neri che si fermano a bordo strada e svaccano non so bene in attesa di cosa. E' proprio un bordello 'sta via, pero' e' uno spettacolo perche' e' uno dei punti di ritrovo della citta' ed in piu' (cosa molto rara) ha un sacco di negozi ai suoi lati.
Passiamo a fianco dell'Hard Rock Cafe' di Toronto (non mi sono fermato li' a mangiare) e proseguiamo a nord. Dopo un po' di girovagare ci troviamo nel parco che ospita il parlamento dell'Ontario. Anche qui ci vorrebbe una foto per rendere l'idea della bellezza del posto e della giornata (sole splendido, lieve brezza e temperatura pari a circa 27 gradi).
Passato il parlamento ci dirigiamo verso l'universita' di Toronto. Anche qui ho fatto un po' di foto, ma non c'e' molto movimento perche' e' sabato...
Torniamo verso il centro citta' e ci mettiamo alla disperata ricerca di un cesso. Dopo tutto quel caffe', la vescica sta per esplodere.
Alla fine rintaniamo presso una grande libreria munita di bagni; quivi spendiamo un'oretta.
Torniamo sotto la CN Tower e facciamo le telefonate di rito a casa. Recuperiamo la macchina e ci muoviamo verso Yorkville (un sobborgo molto carino di Toronto) seguendo Yonge street. Restiamo intrappolati in un ingorgo di dimensioni mastodontiche fra auto che suonano e stereo a palla... Una cosa decisamente inimmaginabile a Detroit.
Arriviamo a Yorkeville, parcheggiamo e andiamo a fare due passi.
Balza subito all'occhio il tiro diverso della zona; appaiono negozi di marchi molto famosi e le automobili parcheggiate a bordo strada diventano sempre piu' esclusive (ho contato almeno 5 Ferrari, 3 Lamborghini e un numero smisurato di Porsche).
Dopo un po' di girovagare ci fermiamo in un locale a berci un paio di birre e ad ordinare la cena.
Qui e' tutto molto bello, mi guardo intorno e vedo alcuni cantieri che stanno costruendo appartamenti: prezzo minimo 2,7 milioni di dollari canadesi. Interessa? Vi do' l'indirizzo della societa' immobiliare?
Paghiamo il conto e leviamo le tende. Girovaghiamo un pochettino, acquistiamo un paio di sigari e due caffe' (sempre per modo di dire). Troviamo una piazzetta molto caratteristica, ci sediamo per bere il caffe' e appicciamo i sigari.
Seduti ci godiamo il panorama ed il movimento. Yorkville e' molto bella.
Sono quasi le 21, si fa ritorno alla macchina e ci muoviamo in direzione dell'albergo.
Toronto e' proprio bella. Per me il sogno americano e' finito. Inizia quello canadese.
Ci sarebbe stato ancora tanto da visitare in Toronto (meta' citta' e' sotto terra) ma non ce l'avremmo fatta oggi. Sono soddisfatto.
Domani si va alle cascate del Niagara e poi si torna a Detroit passando da Windsor.