Amore
Stasera mi tocca un argomento difficile.
Tutto parte da un'allegra cena per salutare un collega che cambia lavoro. Seduti attorno al tavolo si trova un po' di tutto, ventenni (oddio, più verso i trenta che i venti) e quarantenni; scapoli, ammogliati e mezzi ammogliati.
Insomma un po' di tutto.
Un collega, che chiamerò M. per preservarne la privacy, si comporta in modo diverso rispetto agli altri. Tutti bevono una birra e lui si tiene sull'acqua, tutti si fanno l'ammazzacaffè e lui cortesemente declina. Si ordina il dolce e lui se lo fa impacchettare da portare via.
Alle dieci meno dieci M. si alza e saluta tutti. Noi: "Ma dai! Resta con noi ancora dieci minuti, tanto stiamo per andarcene" e lui: "No ragazzi devo andare. Ho una famiglia, dei figli!".
Insomma, alla fine si decide, si alza e se ne va con il suo pacchettino.
Noi si resta a cazzeggiare ancora un poco, ci alziamo, paghiamo il conto e ce ne andiamo.
Fuori dalla pizzeria si parla ancora un po'; un paio di colleghi (uno di Torino e uno di Pavia) hanno intenzione di muoversi per andare a casa. Li accompagniamo alle macchine parcheggiate in piazza; mentre si fanno le ultime due parole per chiudere la serata, due di noi notino una vettura conosciuta da cui scende una collega che, per privacy, identificherò con G.
Partono fischi al suo indirizzo: "Ciao G., siamo qui!!!"; lei si volta, guarda rapidamente, si rigira e sale in un'altra macchina. I due colleghi si fermiano immediatamente e si voltano.
Su che macchina è salita G.? Mi sembra di conoscere quel vecchio modello, con quel colore e nella targa quei numeri 311...
Ma non è la macchina di M.?
Hai capito il bel tomo? Vado a casa perchè ho una famiglia, dei figli...
+
Alla serata. Incontri del genere sono molto piacevoli, si scoprono aspetti nascosti della personalità della gente che sono repressi nell'ambiente di lavoro.
Mi sono realmente divertito. Mi spiace che questo collega se ne vada, mi dispiaceva a livello professionale. Adesso che l'ho conosciuto un pochino meglio, mi dispiace ancora di più.
Che dire?
In bocca al lupo Maurizio!
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Inutile dire che scoperte come quella di cui ho parlato prima, portano a riflettere sul vero significato di amore e vita di coppia. Possibile che una persona che mi aveva colpito per il suo attaccamento alla famiglia possa aver cambiato idea così rapidamente?
Noi uomini siamo esseri semplici; il nostro scopo fondamentale è chiavare il più possibile. Quello delle donne è di avere una famiglia, dei figli. Possibile che le due cose non siano conciliabili?
In questo momento non è bello pensare ad una storia d'amore lunga una vita. Film come "Ricordati di me" di Muccino non sono poi così romanzati e fantasiosi; saranno un monito per ciò che succede nella vita? Boh...
2 Commenti:
Ciauz! Non pensavo che un pragmatico come tu avesse un blog...lo sto ancora leggendo ma cmq complimenti!
Lo leggerò volentieri.
Ciuaz! ( un parente )
21:39
Cmq le due cose sono conciabilissime se ragioni con la testa e non con il ....
Ciauz ( di nuovo il parente )
21:41
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