... di serio e faceto, amicizia e odio, felicità e tristezza. Di intelligenza e stupidità... Vi pare poco?

giovedì, agosto 04, 2005

Giorno 8 e 9

Giorno 8
Ci prepariamo per un'altra giornata
Dopo l'abituale sveglia-doccia-colazione ci avviamo al lavoro.
Anche oggi e' una giornata molto calda (si raggiungeranno quasi i 32°).
Al lavoro tutto scorre molto lentamente e mi pare che non ci sia stata molta coordinazione in previsione del nostro viaggio.
Inutile dire che alla fine della giornata esco dall'ufficio abbastanza scoglionato.
Rientro in albergo e cazzeggio fino alle 5 e mezza, dopodiche' ci mettiamo in marcia verso Ann Arbour.
Ann Arbour e' la citta' cresciuta intorno all'universita' del Michigan.
E' un posto piu' carino della media perche' ci sono negozi per strada (cosa abbastanza rara da queste parti) e un po' di gente che cammina per le vie.
Siamo passati intorno all'universita' del Michigan (inutile dire quanto grossa, nuova e bella sia); ci siamo diretti verso il centro della cittadina.
Parcheggiamo la macchina e andiamo a fare due passi; qui si vede veramente di tutto, famigliole normali, studenti che fanno footing, "alternativi" insomma un po' per tutti i gusti. Devo dire che qui e' proprio bello.
Dopo una visita in libreria ci dirigiamo verso un ristorante con specialita' a base di pesce. Ordino dalla lista e attendo il piatto.
Dopo una decina di minuti arriva un tegame 40x20cm solo per me.
Dopo il primo attimo di sconcerto lo scoperchio e subito la paura svanisce: d'altronde come si puo' portare a tavola l'aragosta?
Mi armo di pinze per rompere chele e coda, mi metto il bavaglino alla Bud Spencer e mi lancio all'attacco. Il tutto ovviamente condito con un paio di birre.
La cosa buffa e' vedermi in azione brutale (pinze e mani) mentre a fianco a me opera una signora con pinze, forchetta e coltello. Non c'e' che dire pero' il mio "metodo" da piu' soddisfazione.
Pago il conto, usciamo a cazzeggiare ancora qualche minuto e poi torniamo in albergo; siamo stanchi tutti e due.

Giorno 9
Mi sto adattando sempre meglio alle condizioni locali.
Stamattina e' suonata la sveglia, mi sono allungato per spegnerla e mi sono riaddormentato. Inizio a sentirmi un po' come a casa. Grazie al cielo mi sono svegliato solo un quarto d'ora dopo.
Doccia lampo, mi cambio e scendo a fare la solita colazione pantagruelica.
Arrivo al lavoro con tutti i migliori propositi.
Cerco di iniziare ma:
- una volta non c'e' la persona con cui lavorare
- una volta manca l'attrezzatura
- una volta devo sospendere per andare da un cliente
- una volta manca nuovamente la persona con cui lavorare.
In buona fine di 8 ore di lavoro avro' lavorato veramente un'oretta. Il fatto e' che a furia di grattarmi le palle ho asportato almeno 2 o 3 strati di pelle dallo scroto.
Unica nota di interesse e' un cliente che e' venuto a trovarci portandosi il suo prodotto perche' ha avuto un problema sulla parte che forniamo. Dopo una breve analisi riusciamo a dimostrare di non avere problemi; il cliente soddisfatto ci saluta e se ne va.
Per il resto la giornata scorre molle fino all'ora in cui leviamo le tende.
Ci muoviamo verso il centro di Detroit per fare gli ultimi acquisti (ho promesso di portare qualche regalo).
Certo che qui le cose procedono in un altro modo che in Italia. Per esempio stanno rifacendo completamente la I-96. Hanno iniziato i lavori a gennaio e hanno gia' finito tutto in direzione ovest e hanno gia' sbancato meta' autostrada in direzione est.
Finito lo shopping ci perdiamo in Detroit nel tentativo di tornare in albergo. Un paio di colpi di culo e un paio di vie contromano (tanto abbiamo la macchina targata Indiana) ritroviamo la strada ed arriviamo in albergo.
Il tempo di posare la roba e andiamo in cerca di cibo.
Entriamo in un locale carino che si chiama 5th Avenue. Appena entrati ci chiedono di mostrare un documento per verificare l'eta'. Sembro uno che ha meno di 21 anni?
Il posto oggi non e' molto frequentato, pero' di solito c'e' movimento con gente che suona. Approfittando della bella giornata estiva ci sediamo sul terrazzo a degustare una splendida New York Strip Steak (in parole povere una bistecca) da 12 once (stavolta non faccio la conversione perche' non ne ho voglia).
Ci muoviamo in seguito verso Novi (si pronuncia Novai) dove entriamo in una libreria Borders; all'interno c'e' una caffetteria dove appaghiamo la nostra voglia di caffiena.
Cazzeggiamo fra gli scaffali sorseggiando caffe' bollente e leggendo libri (tipo Italy for dummies).
Alle 10 leviamo le tende e torniamo in albergo per iniziare i preparativi per il viaggio di ritorno.