... di serio e faceto, amicizia e odio, felicità e tristezza. Di intelligenza e stupidità... Vi pare poco?

mercoledì, marzo 29, 2006

Tutto cambia...

... affinchè nulla cambi. Così diceva Tomasi di Lampedusa ne "Il gattopardo".
Analizzando un po' le proposte degli schieramenti elettorali in questi giorni non ho potuto fare a meno di notare che tra pochi giorni ci ritroveremo a votare nuovamente per i candidati delle elezioni politiche del 1996.
Va bene che la classe politica non si butta via, però qui mi sembra che si esageri.
Nel caso migliore avremo un sessantacinquenne al governo.
Invece negli altri stati (Gran Bretagna, Spagna, Germania) i premier in carica finiscono il loro ruolo politico attivo prima di arrivare a 60 anni.
Sarà che la nostra classe politica ha buttato via 10 anni senza riuscire a proporre qualcosa di nuovo?

Ma adesso beccatevi questa perlina di rinnovamento.
1960
2005
2005


Sono passati 45 anni, ma per qualcuno non è cambiato nulla.
Ci sono anche dei lati positivi; per esempio, non spendono nulla per i manifesti elettorali!! :-)))

mercoledì, marzo 22, 2006

Due storielle...

... per rinfrancar lo spirito.

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Ho cambiato macchina a gennaio e, come buona parte degli italiani, mi sono accorto il 31 gennaio di dover pagare la tassa di proprietà (noto ai più come bollo).
Vado all'ACI (preferisco fare il primo bollo lì in modo che non sbaglino i conteggi) e mi trovo di fronte una coda di 12 persone e i terminali bloccati.
Opto per pagare un po' di interessi di mora e tornare qualche giorno dopo.
Il 2 febbraio sono di nuovo allo sportello e mi trovo davanti 4 persone.

Prima persona una bionda che ha passato la quarantina; si avvicina allo sportello.
Bionda: "Dovrei pagare il bollo".
L'operatrice si attiva, si fa dare gli estremi e attende il risultato della ricerca. Il suo sguardo si perplime e, dopo una breve verifica, si rivolge alla bionda:
"Sì, qui ci sono in sospeso i bolli del 2006, 2005, 2004 e 2003".
Cazzo!!! 4 anni di bollo in sospeso!!! Ma ogni tanto li ha mai presi in mano i documenti della sua auto? Non oso pensare se abbia mai verificato il livello dell'olio...
Bionda: "Quanto è in totale?"
Operatrice: "1265 euri"
Che legnata...
Bionda: "Grazie" e si allontana

Seconda persona, una mora sulla trentina; anche lei deve pagare il bollo.
L'operatrice si attiva e dopo qualche istante: "Sì, la macchina è soggetta alla riduzione per persone portatrici di handicap"
Mora: "No, ci deve essere un errore"
Operatrice: "Qualcuno in famiglia è portatore di handicap?"
Mora: "No, la macchina è di mio padre"
Operatrice: "Magari il precedente proprietario"
Mora: "No, la macchina è sempre stata di mio padre"
Operatrice: "Allora ci deve essere un problema, apriamo un ticket"
La terza persona in coda sbotta: "Ma non è possibile!!"

Passa la terza persona, un uomo; paga due bolli in 4 minuti e si allontana. Fossero tutti come lui...

E' il momento del quarto, un signore che ha passato la cinquantina.
Quarto: "Dovrei pagare il bollo, scade oggi"
Operatrice: "Non è possibile oggi non ci sono scadenze"
Quarto: "No, guardi mi è scaduto oggi"
Operatrice: "Mi dia il numero di targa"
Dopo una breve verifica: "Guardi, il bollo le scade ad aprile e l'anno scorso lo ha pagato il 2 aprile"
Quarto: "Strano, eppure mi sembrava di ricordare diversamente" e si allontana dallo sportello.
Mi avvicino e l'operatrice: "E vogliono anche avere ragione..."

Do il numero di targa, pago e mi allontano in 1 minuto e 30 secondi.

Certo che ce n'è di gente strana al mondo...

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Domenica pomeriggio, negozi aperti.
Sono in giro con l'elegra e con Kid (il mio simpatico amico peloso).
Approfitto della passeggiata, della bella giornata e passo il pomeriggio fra un negozio e l'altro.
Arriviamo in libreria ed entriamo.
Libri disposti ordinatamente in ogni dove, bianco e pulizia in ogni angolo.
Una soffusa musica new age (tipo quelle con i suoni della natura) crea l'atmosfera rilassante per la visione dei libri che saranno oggetto dell'acquisto.
Perdo contatto con l'elegra tra i vari scaffali e, per ammazzare il tempo, mi avvicino al reparto di libri tecnici. Inizio a sfogliare un libro sulla fisica dei semiconduttori e indugio sull'effetto tunnel e sulla sua applicazione (diodo tunnel).
La quiete viene squassata da un rumore sordo, quasi un ruggito.
Riprendo contatto con la realtà e realizzo che il cane ha sonoramente ruttato (ecco cos'era il ruggito di prima). Mi guardo intorno e realizzo che sono osservato da tre persone.
Con gli occhi sbarrati proferisco: "E' stato il cane".
Una ragazza che mi stava guardando, con tono accondiscendente: "Sì, sì certo" e si avvicina al cane dicendo: "Bello" e dandogli una carezza.
Mi manca il terreno da sotto i piedi e decido di uscire. Passo davanti alla padrona del negozio e dico: "Noi aspettiamo fuori, c'è il cane che preferisce uscire".
Che figura di merda...

lunedì, marzo 20, 2006

L'han deciso i ricchioni

Era nell'aria, me lo aspettavo da un momento all'altro.
E puntuale come una cambiale scaduta, è arrivata.

Non lo vedremo più, non decanterà le doti di quella sfoglia croccante di tubero.
Rocco e la patatina

Chi lo avesse perso, può trovarlo qui. Vi consiglio di vederlo e di farvi un'idea in proposito.

Ecco cosa è successo oggi.

Roma, 13:03
TV: MOIGE, GIURI’ BOCCIA SPOT PATATINE CON PORNOATTORE

“Lo spot “Patatine Amica Chips”, andato in onda nei mesi scorsi sulle reti Mediaset, viola gli articoli 1 (lealta’ pubblicitaria), 9 (Violenza, volgarita’, indecenza) e 10 (Convinzioni morali, civili, religiose e dignita’ della persona) del codice di Autodisciplina Pubblicitaria e pertanto il Giuri’ ne dispone la cessazione”. Lo riferisce il Moige - Movimento Italiano Genitori. A darne comunicazione direttamente allo stesso Movimento, che dopo aver ricevuto centinaia di segnalazioni di genitori, aveva formalmente protestato per la volgarita’ dello spot con protagonista il pornodivo Rocco Siffredi e ora ne parla in un comunicato, e’ lo Iap, Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. “Ci auguriamo - dice Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Tv del Moige - che questa, come altre ‘bocciature’ da parte delle Iap di spot volgari, serva ad aumentare la sensibilita’ di chi fa pubblicita’. Nel frattempo non possiamo che ringraziare pubblicamente il Giuri’ per la sua azione tempestiva”. Red 171259 MAR 06 .
(fonte)

Ora una domandina facile facile:
dov'è il MOIGE quando trasmettono alla TV gli spot con i ricchioni che si baciano?
Altra domandina facile facile:
dov'è il Giurì della pubblicità e il suo codice di autodisciplina quando finiscono sui manifesti pubblicitari due fusti che si toccano il "pacco"?

Ve lo dico io dove sono. O sono in chiesa a fare i bacchettoni o lungo qualche strada nelle periferie delle grandi città a fare sfilettare il deretano da qualche travone.

Che schifo...

sabato, marzo 18, 2006

Decompressione

Questa volta ci riprovo veramente.
Tante cose sono capitate nel frattempo e non me la sono sentita di continuare a scrivere qui.
Adesso il fisico mi sembra che voglia seguire la mente e di questo ne sono contento.

Per oggi un giochino; regole per partecipare: fissate il punto nero, avvicinatevi e allontanatevi dall'immagine e... Voilà, i cerchi si muovono!

Giochino

mercoledì, ottobre 26, 2005

Ritorno

Finalmente cinque minuti da dedicare al mio povero blogghino.
Con la scopa in mano levo lo sporco accumulato, tolgo le ragnatele e, visto che ci sono, do una lucidata alle cromature.
Noto con un certo stupore che, pur essendo poco frequentato e modificato, anche questo blog è invaso dagli spammer. Ho rimosso i messaggi degli scommettitori online ma ho lasciato quello dei giocatori di SOCOM. D'altronde al cuor non si comanda! :-)
E' passato tanto tempo in mezzo e sono successe molte cose; parlerò solo delle cose piacevoli.

+
Ho finalmente rivisto i GOI. Ho approfittato dello SMAU, noto happening tecnico della bassa padana, per incontrare nuovamente il Takkino e Keko e ho fatto la conoscenza di Sceriffo e Smeigol.
Bella giornata. Oddio lo SMAU era una cagata senza pari, ma che ci volete fare? Mica tutte le ciambelle riescono con il buco.
In più ho conosciuto anche altri SOCOMiti (assomiglia molto a sodomiti lo so, però altri termini suonano meno familiari). Ho incontrato Iab, Triste e colish degli AoG, compagni di gioco anche su Ogame, esor dei CRZ ed Epoch (la copia sputata di Damiani, il giocatore della Roma, solo con i capelli più lunghi).
Ho mancato tanti altri ma sono sicuro che prima o poi li ribecco, magari allo SMAU l'anno prossimo.
L'unico GOI assente è Barone Birra, che ha preferito andare a lavorare anzichè venire a divertirsi con tutti gli altri. Lo so che non è vero che preferisce andare a lavorare, ma lo scrivo lo stesso perchè rosica un po'. :-))))

-
Si è aggiunta una nuova droga alla mia vita. Ogame, un giochino spaziale online.
Non lo descrivo molto perchè se qualcuno è interessato può trovare le informazioni che gli servono in rete.
Però è una droga. La mia vita è scandita al ritmo di Ogame.
Dormire, trasferimenti, lavoro. Più che un divertimento è diventato una schiavitù. ;-)
Faccio fleetsave perfino quando vado al cesso!!!
Ok, come immaginavo i minuti anzichè essere 5 sono diventati 50... Per ora è tutto.

venerdì, agosto 26, 2005

Il mostro

E' grossa, larga, infinitamente lunga. Sembra uscita da un libro dell'orrore.
La sto cavalcando, ha la forza di un toro in una corrida.
Serpeggia in ogni dove, si avvolge contorcendosi su se stessa o più placidamente si adagia seguendo la pendenza del terreno.
Il suo corpo nero è solcato da striscie bianche che la percorrono in tutta la sua lunghezza.
Ai suoi bordi riflessi argentei interrotti da scintillanti superfici arancioni come mille occhi.
Nulla le può sfuggire, ti segue ogni istante. Quando ti pare di averla capita e di saperla dominare, ti stupisce facendoti perdere l'equilibrio e disarcionandoti senza pietà.
Non c'è persona che la possa dominare.
Si muove nel buio più totale, ogni tanto un lampo di luce bianca squarcia la tenebra assoluta.
Quando gli occhi si abituano alla malvagia oscurità ecco che il "gigante" ti stordisce ancora immergendoti in un'accecante luce gialla.
Tutto appare diverso, ti sorprendi a studiare ogni centimetro della sua superficie a fissare e immagazzinare tutti i particolari.
Sorprendendoti di nuovo, l'oscurità spegne il bagliore facendoti ripiombare nel buio assoluto.

Sogno o realtà?

mercoledì, agosto 10, 2005

Giorno 10 e 11

Giorno 10
Ultimo risveglio nella patria degli Yankee.
Sempre abbondante colazione a base di uova strapazzate, salsiccia e patate fritte.
Un'ultima verifica della camera per evitare di dimenticare qualcosa (evento che grazie al cielo non si è mai verificato; al limite mi dimentico di portarmi dietro qualcosa, chessò tipo lo spazzolino da denti).
Ci si muove verso l'ufficio per scoprire che c'è da fare una prova lunghissima che prevede almeno mezza giornata di preparativi. Cazzo potevano dirmelo prima!!! Perchè non hanno aspettato il momento dell'imbarco per chiedermi una mano?
Comunque, mi do da fare e cerco di fare del mio meglio.
Ad un certo punto vengo avvisato dalla persona con cui lavoravo che manca una delle attrezzature necessarie per effettuare la prova.
Cazzo!!! E come faccio? Per i miracoli non sono ancora attrezzato.
Mi sono un attimo alterato; dopo un po' mi guardo intorno e mi accorgo che invece gli altri non sembrano per niente interessati. Ah sì? Bene allora me ne sbatto anch'io.
Il tono della giornata prosegue se questa strada.
Ultima pausa pranzo. Il mio stomaco inizia a non farcela più. Non che qui si mangi male, sia ben chiaro. E' che si mangia in modo diverso, molto diverso.
Andiamo in un ristorante greco, ovviamente greco all'americana; tutto buono, le porzioni sono semplicemente enormi. Un collega chiede del riso con l'agnello; praticamente gli portano un agnello e una risaia. Hanno mangiato in due, lui e l'agnello.
Io mi trattengo con un'insalatina col pollo (un petto intero e un cespo di insalata, più ovviamente l'immancabile accoppiata aglio e cipolla).
Dopo il "parco" pasto ci rechiamo a prendere un caffè (sempre per modo di dire) condito dalle immancabili considerazioni maligne sulla società per cui lavoriamo.
Ritorno in ufficio rotolando (ho scoperto in seguito di avere preso 2 chili in 2 settimane di permanenza).
La giornata trascorre in modo "produttivo", ho perfino inventato un nuovo modo per grattarmi i coglioni...
Alla fine salutiamo tutti e ce ne andiamo. L'avventura lavorativa negli USA è terminata ma c'è ancora il viaggio ad aspettarci. 8-|
Ci avviamo verso l'aeroporto di Detroit, lasciamo la macchina a noleggio e ci portano fino al terminal; ci facciamo una fila eterna al check-in. Qui c'è veramente di tutto, albanesi, arabi, indiani...
Una persona che era al banco (bianco, alto, biondo, vestito con giacca e cravatta) apre la valigia da imbarcare e inizia a tirare fuori di tutto (vestiti, magliette, calze, mutande, ...); probabilmente avrà avuto la valigia sovrappeso e starà spostando qualcosa.
Ad un certo punto tira fuori dalla valigia un involto con dentro una... una... Cazzo ma ha infilato nel trolley una motosega? Si vede che l'ha trovata in qualche grande magazzino a basso prezzo e ha pensato che a casa gli avrebbe fatto comodo. Certo che il mondo è pieno di persone strane.
Vabbè, ci muoviamo per il check-in e passiamo i controlli di sicurezza dove, per inciso, ti fanno togliere anche le scarpe!!! Non lamentatevi dei controlli in Italia. ;-)))
Cazzeggiamo un po' in aeroporto e andiamo a mangiare, tanto il volo parte alle 22 e 20. Cena nel ristorante Budweiser (in tema con la permanenza americana) e cazzeggio seduti vicino al gate.
Aereo pieno di arabacci con bambini; alcuni di loro pregano prima di salire in aereo. Speriamo che non si immolino in nome della jihad...
Salgo in aereo (un vecchio DC10 di merda) e scopro che il mio compagno di viaggio è una simpatica vecchina iraniana che non parla una parola di inglese. Le comunicazioni fra noi saranno simili a quelle di due sordomuti.
Alla fine si parte, servono aperitivi e cena; io sono stanco e non prendo niente. La vecchina si aperitivizza e, nel tentativo di consegnare la bustina vuota di stuzzichini salati secchi (conosciuti ai più come pretzel) mi rovescia tutte le briciole addosso. Eccheccazzo!!!
Le faccio un cenno con la mano, mi pulisco alla meglio e cerco di addormentarmi.

Giorno 11
In realtà questa è una mezza giornata, infatti 6 ore se ne vanno con il fuso. So già che questa cosa mi provocherà qualche problemino di sonno e fame...
Mi sono svegliato con un male al collo terrificante!
La simpatica vecchietta tronca della grossa; faccio 4 parole con il mio compagno di viaggio. Ci servono la colazione di plastica tipica degli aerei, semplicemente una bontà (non so se si nota il tono sarcastico).
Finisco colazione, siamo quasi in vista di Amsterdam; la vecchietta si sveglia e inizia a rompere i coglioni per avere la colazione. Peccato, si è mossa tardi e resterà a secco...
Atterriamo ad Amsterdam dove, ovviamente, piove; dopo una eterna camminata nell'attraversamento dell'aeroporto arriviamo al controllo passaporti. Ci spariamo la solita coda e alla fine rientriamo in Europa.
Ci mettiamo in attesa per il volo che ci riporterà a Malpensa; in zona ovviamente pullula di italiani.
Volo tranquillo a parte dei bambini capricciosi; sembrava stessero scannando qualche maiale...
Noleggio la macchina e torno presso la sede dell'azienda per cui lavoro. Ho appuntamento con mio fratello per il ritorno a casa.
Sono le 19 e 30 quando varco di nuovo la porta di casa.
Il viaggio americano è finito.